Khvicha Kvaratskhelia resta uno degli uomini più discussi in casa Napoli, il georgiano deve ritrovare brillantezza.
Manca davvero poco, alle ore 15:00 il Napoli scenderà in campo al Diego Armando Maradona di Fuorigrotta per sfidare la Salernitana nel derby campano. Uno snodo fondamentale per rilanciare i campioni d’Italia nella lotta al quarto posto, con uno sguardo alla Supercoppa, ad oggi unico trofeo alla portata dei partenopei. Non a caso ha chiamato a raccolta il pubblico lo stesso Walter Mazzarri, conscio delle difficoltà in cui sono stati risucchiati i propri ragazzi.
Servirà quindi tutto l’apporto dello stadio e della gente di Napoli, da sempre vero e proprio dodicesimo uomo in campo.
Kvaratskhelia a colloquio con Mazzarri: l’accaduto tra i due
Tra gli osservati speciali ci sarà certamente Khvicha Kvaratskhelia, stella georgiana ed MVP dello scorso campionato, che nel corso di questa stagione, come tutti i suoi compagni, sta faticando a ritrovare la brillantezza perduta.
Poco tutelato secondo Mazzarri l’ex Dinamo Batumi, tanto da dichiararlo esplicitamente sul rettangolo di gioco, in maniera fin troppo plateale, per poi ribadire il concetto successivamente in conferenza stampa, quando si è soffermato sull’eccesso di colpi subiti a palla lontana dal proprio giocatori.
Dati inconfutabili se si pensa al trattamento riservato a Kvaratskhelia, ma che in ogni caso hanno fatto emergere chiaramente il nervosismo in cui l’ala sinistra versa, incapace di reagire correttamente a queste frustrazioni. Per questa motivazione, stando a quanto riportato da Il Mattino, Mazzarri avrebbe trascorso gran parte del ritiro a ribadire a Kvara di non dover cedere alle provocazioni degli avversari, ma soprattutto, di doversi concentrare sul campo.
Chiaro il riferimento allo scontro social tra Osimhen e l’agente di Kvaratskhelia, l’ennesimo terremoto in una stagione in cui la parola equilibrio sembra quasi proibita dal vocabolario azzurro. Insomma, l’ennesimo avvenimento di cui il Napoli, alla ricerca di una risalita, non aveva minimamente bisogno. La speranza è che il ritiro possa aver funto da collante per ritrovare quella compattezza perduta e che al di là di ogni qualità tecnico – tattica, è stata la vera arma vincente di un gruppo in grado di stracciare il campionato e che solamente un anno fa, festeggiava in un Maradona gremito il 5 a 1 alla Juventus.