“La famiglia nel mirino dei criminali”: rivelazione shock sull’ex Napoli, tifosi senza parole

La criminalità organizzata avrebbe messo nel mirino la famiglia dell’ex Napoli: le verità emerse dall’ordinanza di custodia cautelare

Il Fatto Quotidiano ha fatto luce su alcune vicende accadute alla famiglia di Gennaro Gattuso. La famiglia del campione del Mondo con la Nazionale nel 2006 avrebbe infatti pagato la ‘ndrangheta. La criminalità organizzata pretendeva una mazzetta per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a Corigliano Calabro, in un terreno di proprietà della famiglia Gattuso. Con precisione il terreno in questione è di proprietà di Francesco Gattuso (il padre di Rino) e della sorella, Ida. Quantomeno questo è quanto emerso dall’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Chiara Esposito.

L’ordinanza è stata emessa nei confronti del boss di Schiavonea Aldo Abbruzzese, accusato estorsione aggravata da metodo mafioso nei confronti della famiglia dell’attuale allenatore del Marsiglia. Assieme a lui in carcere ci è finito anche Mustapha Hamil, spalla del boss. Ed è proprio il marocchino ad essere materialmente accusato di aver incendiato le auto di Ida Gattuso. Tutto ciò per intimidire il papà, Francesco Gattuso, in date 15 ottobre e 17 dicembre scorsi.

Guai per la famiglia Gattuso, ma Ringhio non è stato indagato

Nel capo d’accusa i pm sostengono che Gattuso e suo padre hanno pagato il pizzo alla cosca locale. Le due persone sopracitate, poi finite in carcere, avrebbero minacciato la famiglia, costringendo di fatto il pagamento.

Ex Napoli, la famiglia Gattuso nel mirino della criminalità organizzata
Ex Napoli, la famiglia Gattuso nel mirino della criminalità organizzata (LaPresse) – spazionapoli.it

“Costringevano la famiglia Gattuso e, in particolare, Francesco Gattuso e Gennaro Gattuso, per il tramite di Salvatore Pipieri, collaboratore di Gennaro Gattuso, a versare ad Aldo Abbruzzese, in due diverse occasioni, la somma di 1.500 euro, per un totale di 3.000 euro“, si legge sui documenti ufficiale dell’indagine.

Gattuso, il ruolo importante del “tedesco” nella vicenda

Salvatore Pipieri, detto il “tedesco” è ritenuto da sempre un uomo di grande fiducia di Gennaro Gattuso. Sul quotidiano si legge che: “Il 10 gennaio, Pipieri ha preso un aereo da Milano e, assieme alla moglie e ai figli, è atterrato a Lamezia Terme, dove un’autista lo ha atteso per accompagnarlo a Corigliano Calabro“.

Il quotidiano ha poi approfondito gli eventi, che vedono coinvolti in prima persona il collaboratore di Gattuso: “Lo stesso pomeriggio, il “tedesco” ha incontrato un presunto emissario di Aldo Abbruzzese che, in serata, durante una perquisizione è stato “trovato in possesso di 1500 euro composte da 30 banconote da 50”. Per gli inquirenti, quella era la seconda tranche della mazzetta che, complessivamente, ammontava a 3mila euro”. Gattuso in sintesi avrebbe quindi inviato il suo uomo di fiducia per “risolvere” la situazione. Al momento Gattuso non ha proferito alcuna parola sulla questione, preferendo di rimanere in silenzio.

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