Il rapper napoletano Geolier divide il pubblico, a Sanremo riceve tanti complimenti ma sui social e da Bergamo si scatena la polemica.
Il Festival di Sanremo risulta come sempre una kermesse che genera discussione e, talvolta, divisione. Anche l’edizione del 2024, da questo punto di vista, non è da meno. E tra gli argomenti più discussi dei social c’è senz’altro Geolier. L’artista di Secondigliano, rapper ormai famosissimo non solo a Napoli ma in tutta Italia e nel mondo, ha partecipato per la prima volta al festival della canzone italiana, portando sul teatro dell’Ariston una canzone totalmente in napoletano, dal titolo “I’ p’ me, tu p’ te“. La scelta aveva causato polemiche nei giorni scorsi, con qualcuno che aveva sollevato il “problema” di una canzone in dialetto nel festival della canzone italiana. Lo stesso Amadeus aveva chiarito la questione, spiegando di aver personalmente riscritto il regolamento permettendo al testo di Geolier di partecipare al concorso canoro più famoso d’Italia.
Emanuele Palumbo, nome reale dell’artista napoletano, sta comunque facendo parlare di sé anche a Festival cominciato. Decisamente in positivo, verrebbe da dire. Già, perché “I’ p’ me, tu p’ te” al termine della seconda serata di Sanremo è risultato il brano più votato dalle radio italiane e dai telespettatori. Un vero e proprio successo che ha dato lustro, ancora una volta, non solo a Geolier ma a tutta la musica napoletana.
L’Eco di Bergamo boccia Geolier, voto 4 al rapper napoletano
Eppure, come detto, le polemiche non sono affatto mancate. A lanciarla in particolare è stato il quotidiano de l’Eco di Bergamo che ha commentato la performance di debutto di Geolier in maniera piuttosto sgradevole: “Arriva vestito come mio zio in discoteca e fa la cover del Lazza dell’anno scorso, però in napoletano. VOTO 4, PREDICIOTTESIMO CAMORRISTA OST“. I commenti pregni di preconcetti e stereotipi continuano anche quando si parla del cast di Mare Fuori, che nel corso della seconda serata ha lanciato un messaggio contro la violenza di genere dal palco dell’Ariston: “Guardare ‘Mare Fuori’ senza sottotitoli ha i suoi pregi: primo tra tutti quello di non dover andare a cercare la traduzione del testo di Geolier. Sta bene nella sua comfort zone partenopea. VOTO 6.5“. Parole che si lasciano a poche interpretazioni.
I social, inoltre, sono state invase da commenti offensivi e pregni di intenti razziali anti-napoletani. Le pagine Instagram e non solo dell’account ufficiale del Festival di Sanremo sono state prese d’assalto con commenti contro Napoli e contro Geolier. Qualcuno scrive: “Quando i napoletani la smetteranno di sentirsi in una puntata di Mare Fuori, in una battaglietta sul far vincere Geolier solo perché napoletano, ‘sta edizione tornerà ad essere un festival della musica“. E ancora: “Si confida che la folle sala stampa metta Geolier tra gli ultimi posti, così bilancia i napoletani. Il fatto è che volete rendere una canzone normalissima il capolavoro assoluto solo perché la canta nel vostro dialetto“.
Poi c’è chi addirittura allude al fatto che il televoto sia stato “spinto” dai redditi di cittadinanza elargiti in Campania e soprattutto a Napoli: “Quando non sai dove spendere il reddito di cittadinanza“. Un odio insensato e senza ragioni. La risposta migliore, però, resta la genuinità e il primo posto della seconda serata del Festival di Sanremo di Geolier.