Francesco Sinatti è stato, forse, il rimpianto più grande, la perdita più grave per il Napoli dalla scorsa stagione a quella attuale. Classe 1985, è un preparatore atletico, responsabile attualmente sia della Nazionale italiana che del Napoli.
Uno degli artefici dello scudetto degli azzurri della scorsa stagione, nell’estate ha lasciato Napoli per volere di Rudi Garcia, che ha voluto fortemente portare con sé Rongoni, membro del suo staff. Sinatti è tornato lo scorso mese di febbraio, con l’ingaggio di Calzona. E proprio come il tecnico, ricoprirà fino a fine stagione il doppio incarico, sia all’italia che con la maglia azzurra.
Questo post in breve
- 1 Metodologie innovative di Francesco Sinatti nell’allenamento
- 2 Il contributo di Sinatti alla forma fisica dei giocatori
- 3 Tecniche di recupero avanzate
- 4 Impatto sul rendimento atletico sotto la guida di Sinatti
- 5 Collaborazioni significative nella carriera di Francesco Sinatti
- 6 Progetti futuri e obiettivi di Sinatti con il Napoli
Metodologie innovative di Francesco Sinatti nell’allenamento
La parte atletica, in una settimana tipo con un solo impegno, è svolta nei primi giorni con distanze da coprire tutt’altro che ampie e con i carichi che, avicinandosi sempre più al match day, sono ridotti. Il ritmo è fondamentale, d’altronde il Napoli è la squadra con il possesso palla più alto della Serie A in termini di percentuale.
E quindi accelerazioni e stop, ma anche intensità alta per quanto riguarda il possesso palla ed i passaggi brevi. Sempre nei primi giorni della settimana si predilige il lavoro a secco ma anche intensità nel breve e lavoro aerobico alla resistenza.
Se nel precampionato il lavoro è al 60% fisico ed al 40% con il pallone, nel corso della stagione il rapporto è 20-80, perché il lavoro atletico dev’essere costante: l’obiettivo è infatti non avere alcun calo di forma tantomeno picchi.
Il contributo di Sinatti alla forma fisica dei giocatori
Sinatti ha svolto un contributo fondamentale, almeno nella scorsa stagione, alla forma fisica dei calciatori del Napoli. Il preparatore atletico aretino adatta il suo lavoro in base alle caratteristiche dei calciatori, agendo sul singolo atleta. “Sarebbe stupido avere una sola idea a prescindere da chi hai di fronte” diceva Sinatti in una recente intervista.
E così il lavoro è sviluppato ed organizzato in base ai singoli ed ai ruoli dei calciatori con il fine ultimo di realizzare l’allenamento in base a ciò che poi il calciatore dovrà eseguire in partita.
Da una volta al giorno fino ad una ogni 10, i calciatori poi vengono pesati a digiuno per valutare la condizione fisica. Fa parte degli esami basici, al pari del profilo psico-comportamentale, della anamnesi degli infortuni avuti in carriera, dall’analisi posturale fino ai dati antropometrici.
Tecniche di recupero avanzate
Francesco Sinatti, per agevolare il recupero, usa la scala Borg al termine di ogni sessione chiedendo ai calciatori da uno a 10 il livello di fatica. Al termine di ogni terapia è poi fondamentale la crioterapia che accelera il processo di recupero. Si tratta di sedute della durata di circa 3′ con le temperature che possono toccare i -130°C.
Non solo questi metodi, però, perché Sinatti lavora sul recupero delle energie attravero il reintegro dei carboidrati, con una grande attenzione sull’aspetto posturale.
Impatto sul rendimento atletico sotto la guida di Sinatti
Il Napoli, nella scorsa stagione, ha brillato particolamente dal punto di vista fisico. La spiegazione arriva da Sinatti in persona in una delle interviste rilasciate in passato. In gara i “calciatori non percorrono meno di 12-13 km ma sono altri i parametri che valutiamo, come i tragitti svolti ad alta accelerazione oppure alta velocità“.
Ecco perché Sinatti, in fase di preparazione, privilegia accelerazioni sul breve, 5-10 metri oppure al massimo 20. Nella scorsa stagione il Napoli ha percorso 108 km in media per gara; sono 60,9 km per match per quanto riguarda la corsa, mentre per la camminata sono 38 km. Anguissa, con 10,8 km per ogni gara, è stato il primatista del Napoli per la distanza media percorsa, mentre Lobotka ha primeggiato per la corsa sulla distanza media (6,9 km).
Collaborazioni significative nella carriera di Francesco Sinatti
Francesco Sinatti, come detto, è l’attuale preparatore atletico della Nazionale, voluto fortemente da Luciano Spalletti dopo l’esperienza comune al Napoli. E proprio in azzurro è tornato lo scorso mese di febbraio dopo aver interrotto l’esperienza al termine della passata stagione dopo due annate.
Partito dalla Serie D, Sinatti ha ricoperto il ruolo di preparatore atletico all’Empoli dal 2013 fino al mese di giugno 2015 per poi passare al napoli dove ha vissuto il triennio con Sarri fino al 2018. Fedele collaboratore del toscano, nel suo curriculum anche un’esperienza la Karagumruk da marzo a giugno 2021 prima del ritorno a Napoli.
Progetti futuri e obiettivi di Sinatti con il Napoli
Il contratto con il Napoli scadrà nel prossimo giugno, con Sinatti che attualmente sta ricoprendo il doppio ruolo, sia in azzurro che nell’Italia. Come detto, il suo addio lo scorso giugno è stato forse uno dei più grandi rimpianti del patron De Laurentiis che proverà in tutti i modi a trattenerlo a Napoli.
Di certo c’è che in estate volerà in Germania insieme alla Nazionale per il suo primo Europeo. poi, sarà tempo, di dialogare.