Splendida iniziativa di alcune vecchie glorie del Napoli che mostrano la loro vicinanza a Juan Jesus dopo l’episodio con Acerbi.
Dopo il match tra Napoli e Inter, il calcio italiano si trova ad affrontare un nuovo caso di razzismo. Dopo che Mike Maignan aveva abbandonato il campo nel corso di Udinese-Milan, questa volte è Juan Jesus che avrebbe subito un episodio di matrice razziale.
La vicenda è ormai nota ai tanti. Nel corso del match contro l’Inter, Juan Jesus ha parlato animatamente con il direttore di gara La Penna per fargli presente che Acerbi gli aveva rivolto parole di stampo razzista. Immediate le scuse del difensore nerazzurro e Juan Jesus aveva provato a metterci una “pietra sopra” nel post gara.
All’indomani della sfida, però, Acerbi ha affermato di non aver mai rivolto quelle spregevoli parole a Juan Jesus. Questo ha fatto infuriare il brasiliano che attraverso un post su Instagram ha raccontato la sua verità su quanto accaduto. Ora la Procura FIGC sta procedendo con le indagini e per il numero 15 dell’Inter potrebbero arrivare 10 giornate di squalifica.
Caso Razzismo, le leggende del Napoli supportano Juan Jesus
Subito dopo quanto accaduto domenica sera in campo a San Siro, il mondo del calcio si è unito e ha supportato Juan Jesus e la sua battaglia contro il razzismo.
Il Napoli ha pubblicato diversi video sui propri canali social per promuovere la lotta al razzismo e anche il Milan ha mostrato la sua solidarietà nei confronti del difensore brasiliano.
Anche alcune vecchie glorie del Napoli hanno voluto mostrare la loro vicinanza a Juan Jesus. In un video Instagram pubblicato dalla pagina “Legends Napoli” alcuni ex giocatori azzurri hanno supportato Juan Jesus. Ognuno dei protagonisti ha affermato “No al razzismo, siamo tutti Juan Jesus“.
Tra i tanti ex azzurri che hanno partecipato a questa bellissimi iniziativa troviamo Ghoulam, Lozano, Allan, ma anche giocatori del passato più lontano come Alemao e Cane.
Nel frattempo la Procura Federale ascolterà in data 22 marzo sia Francesco Acerbi che Juan Jesus. Al termine dei colloqui individuali il procuratore Chinè potrebbe già decidere la sentenza da emettere. Qualora venisse confermata la frase di stampo razziale da parte di Acerbi, oltre alla squalifica, potrebbero esserci ripercussioni anche da parte dell’Inter che da anni porta avanti campagne contro il razzismo e in alcun modo vuole che il suo nome venga accostato ad episodi di questo tipo.