Khvicha Kvaratskhelia è stato il protagonista di un video della Lega Serie A incentrato sul Made in Italy. Arrivano diverse dichiarazioni interessanti da parte del georgiano del Napoli.
La stagione di Kvaratskhelia, come quella del Napoli, è stata piuttosto complicata e specialmente ricca di alti e bassi. Con l’arrivo sulla panchina azzurra di Calzona, l’esterno georgiano si è ritrovato, tornando ad essere più concreto ed incisivo in campo.
La Lega Serie A attraverso il suo canale Youtube, ha avviato un’iniziativa con alcuni giocatori che mira alle scoperte delle città in cui militano le squadre del massimo campionato italiano. Kvaratskhelia è stato il protagonista dell’ultimo video, in cui ha parlato molto del Napoli e della città in cui ormai vive da quasi due anni.
Kvaratskhelia si racconta: le parole d’amore sul Napoli e sulla città
La scorsa stagione, Napoli è esplosa in una festa clamorosa in seguito alla conquista dello scudetto degli azzurri che mancava da 33 anni. L’impresa degli azzurri ha permesso alla città di tornare a festeggiare il tricolore. Tra gli assoluti protagonisti dello scudetto c’è stato sicuramente Kvaratskhelia, che però in questa stagione ha faticato decisamente di più come tutta la squadra. Nonostante ciò, l’amore e l’apporto dei tifosi non è mai mancato. L’esterno georgiano è stato il protagonista dell’ultimo video della Serie A che mira alla scoperta del Made in Italy. Kvaratskhelia ha toccato diversi temi, parlando dei suoi primi passi nel calcio, del suo legame con Napoli, fino alla conquista dello scudetto:
“Casa mia mi manca ogni giorno, ma comincio a sentirmi a casa anche in Italia. Soprattutto a Napoli, una città che vive per il calcio. Si vede che qui tutti sono felici per il calcio e che ci credono, è una cosa che non si vede molto spesso in giro.
Non ci sono dubbi sul fatto che il calcio è tutta la mia vita. Sono orgoglioso e felice di tutto l’amore che i tifosi del Napoli mi fanno sentire. I miei primi passi con il pallone li ho mossi per strada. Penso si possa notare anche da come gioco, in strada si fanno tanti tocchi perché ami avere il pallone tra i piedi. Ancora adesso, sui campi più importanti, amo giocare come giocavo per strada, perché è la strada che mi ha cresciuto calcisticamente. Ci andavo a giocare con i miei amici sempre, anche dopo l’allenamento.
Quando ero piccolo guardavo spesso le partite della Serie A e mi colpiva molto la bravura dei difensori. In Georgia, se pensi al calcio italiano, ti viene subito in mente la qualità delle difese. Maradona è stato il calciatore più forte della storia del calcio e per me è assurdo oltre che un piacere essere paragonato a lui dai tifosi del Napoli. Per me è un onore giocare nella squadra che fu di Diego e indossare la maglia azzurra mi rende orgoglioso. Prima di venire a Napoli mio padre mi disse che Maradona era il suo idolo. Napoletani e georgiani sono molto simili, non solo per l’amore verso il gioco del calcio. Quando facciamo qualcosa puntiamo sempre al massimo dei risultati. Trovo che Napoli e Tbilisi abbiano anche delle vedute abbastanza simili, spettacolari.
Neanche nei miei sogni avrei pensato di poter diventare Campione d’Italia. Le emozioni che ho provato quando ho capito di avercela fatta non si possono spiegare a parole. I tifosi mi spronano ogni volta. Quando vedi la loro energia e la loro voglia di vincere ti viene voglia di vincere per loro. Ho bisogno di quell’energia. Dopo la vittoria contro la Juventus sapevamo di essere ad un passo dalla vittoria. Quando siamo tornati a Napoli abbiamo trovato una città in festa. Tutti erano in strada e pronti ad esultare con noi. Credo sia stato il giorno più bello della mia vita.
Da Napoli ho imparato tante cose. Non solo calcisticamente ma sulla sua gente e sulla città. Se un giorno dovessi andarmene sono sicuro che mi mancheranno tante cose”.