Cresta o non cresta Marek Hamsik sembra destinato a diventare la bandiera di questo Napoli. Ora, dopo la partenza di Lavezzi, è lui a prendere le redini del gruppo, nonchè del centrocampo azzurro. “I capelli? Me li taglio di nuovo a Ferragosto, al rientro da Pechino-ha dichiarato il centrocampista slovacco in un’intervista a Repubblica. Stiamo lavorando tanto per essere pronti alla rivincita con la Juve: sarà un’altra grande sfida pure in Supercoppa. È una partita secca e ci dobbiamo credere. Noi del Napoli abbiamo dimostrato che i bianconeri non sono imbattibili: siamo convintissimi che in Cina possiamo ripeterci»
ANTI-JUVE. E’ già partito il conto alla rovescia per la Supercoppa italiana, ma tiene banco anche la possibile rivale dei bianconeri in campionato.«La Supercoppa ce la giochiamo alla pari: noi abbiamo cambiato poco e questo è un bel vantaggio, siamo già rodati. Per il campionato si vedrà: ci sono tante squadre che possono diventare l’anti-Juve e tra queste ci metto pure il Napoli, come Inter, Roma, Lazio e Milan».
LA FUGA DALLA SERIE A. Non poteva mancare un commento sull’abbandono al campionato italiano dei gioielli del Milan, e sulla situazione generale che gode lo sport più amato in Italia.«Questo è il calcio moderno, gli sceicchi hanno moltissimi soldi e per loro comprare è facile. Può darsi che la serie A non sia più il campionato migliore del mondo, ma per come la vedo io resta sempre al top: anche senza Ibrahimovic e Thiago Silva. Il Milan sarà sempre una grande squadra, anche senza questi due campioni».
SENZA LAVEZZI. Resta vivo il ricordo per il Pocho, oramai sbarcato a Parigi anche lui. «In attacco il Napoli è competitivo lo stesso: abbiamo confermato un gran giocatore come Pandev e poi ci sono due giovani di valore, Vargas e Insigne. Non credevo che Lorenzo fosse così bravo. Ci darà una bella mano, anche se il Pocho era la stella della nostra squadra e un po’ ci mancherà».
LA BANDIERA. Marek Hamsik, invece, s’è legato alla società azzurra fino al 2016. «Non c’è motivo di andare via: qui c’è un progetto importante, di cui io mi sento sempre più al centro. Sono arrivato cinque anni fa, dopo la promozione in serie A, e da allora la crescita del Napoli è stata costante. E poi sono felice: perché cambiare? Spero che anche quest’anno alzeremo al cielo un trofeo».
TOP PLAYER «Non tocca a me dire se sono un top player: so solo che sono ancora giovane e posso migliorare. Sento tanti paragoni, ma devo impegnarmi tanto e non mi metto sullo stesso livello di campioni come Gerrard, Lampard o Iniesta, che è il mio preferito».
LA NUOVA STAGIONE. A differenza di mister Mazzarri lo slovacco ha le idee ben chiare. «Voglio tornare subito in Champions League. Il gruppo resta senza dubbio la nostra arma in più. Senza non si va da nessuna parte, è la cosa più importante del calcio. Abbiamo alle spalle tutta Napoli: ogni giocatore dovrà sentirsi decisivo, dare il massimo, sacrificarsi. Mezz’ala o interno? Mi fido di Mazzarri: è un grande allenatore e per lui tornerò volentieri a giocare in mezzo al campo».
Alle ultime battute, il vicecapitano azzurro si lascia prendere anche dall’emozione.«E’ bello essere al centro di tutto. Napoli è casa mia».
Fonte: “La Repubblica”.
Raffaele Nappi