Il 4 maggio esordirà nella sale cinematografiche il film “Sarò con Te”. La produzione ripercorrerà la cavalcata trionfale del Napoli che portato alla vittoria dello scudetto.
La stagione passata del Napoli è entrata di diritto nella storia del club e non solo. Gli azzurri, capitanati da Luciano Spalletti son stati protagonisti in assoluto in Italia e in Europa. L’intera Serie A, è stata costretta ad assistere ad una cavalcata trionfale che non si vedeva da diversi anni nel massimo campionato italiano. La vittoria finale ha portato un entusiasmo irrefrenabile tra i tifosi azzurri, i quali aspettavano tale traguardo da ben trentatré anni.
Aurelio De Laurentiis conosce l’importanza del traguardo, motivo per il quale ha deciso di dar vita ad una proiezione cinematografica che farà il proprio esordio il prossimo 4 maggio, in anteprima speciale in alcuni cinema nella notte del 3. L’obiettivo del patron azzurro è quello di regalare nuovamente le grandi emozioni provate nel corso degli anni. Non a caso, saranno numerosissimi i tifosi che si recheranno al cinema per ricordare l’impresa dei partenopei..
Bosello: “Spalletti è diventato il protagonista assoluto del film”
In mattinata è andata in scena la presentazione del film “Sarò con Te”, il quale ripercorrerà la stagione che ha portato alla vittoria dello scudetto da parte del Napoli. A tal proposito, il regista Andrea Bosello ha rilasciato alcune dichiarazioni analizzando lo sviluppo della produzione e non solo. Di seguito le sue parole.
“Questo non sarà un film fatto dal centro media della squadra. Il progetto è stato affidato a dei documentaristi, i quali hanno avuto la possibilità di entrare negli spogliatoi e non solo. La storia la conosciamo, sappiamo la fine, ma non è mai stata vista dentro questo punto di vista. Ci sono momenti che vedrete per la prima volta, volti inediti ed ovviamente ci riferiamo anche a Luciano Spalletti, il quale è diventato l’assoluto protagonista. L’altra grande parte chiave di questo film è ovviamente la città. A Napoli esiste un’anima collettiva molto forte. Ci sono tanti calciatori che hanno il tempismo dell’attore, basti ripensare ad Osimhen, Kvaratskhelia, Elmas e tanti altri. Per la creazione di questo film ci sono state circa 80 persone impegnate nelle interviste e non solo”
“Il mister in alcuni momenti voleva essere da solo con la squadra. In questo modo, faceva capire al gruppo squadra che aveva il controllo di questa situazione. Sono stato cacciato varie volte dallo spogliatoio. Spalletti è una figura tragica, quello che più di tutti assomiglia al protagonista di una tragedia greca. L’allenatore è stato anche colui che mi ha ispirato per la conclusione di questo film. Non ho mai avuto intenzione di gettare la spugna, anche perché si tratta di uno degli eventi più importanti sportivamente parlando per la città”.
“Io credo che i calciatori siano stati investiti da una responsabilità ancor maggiore, ma ovviamente la vittoria dello scudetto è tutta farina del loro sacco. I giocatori, prima di essere ciò, sono delle bravissime persone e sono riusciti ad amalgamarsi come meglio non potevano. Si è costruita una vera e propria armatura che ha condotto il gruppo verso il tricolore”.
Il protagonista l’avete visto in Spalletti, invece l’antagonista chi è stato?
“Il Napoli ha vinto uno scudetto facilmente. L’antagonista l’abbiamo trovato in alcuni momenti del campionato, quando la squadra ha dovuto arrendersi alla sconfitta. Il presidente non è stato assolutamente un’antagonista, ma è proprio da lui che inizia la storia. Piano piano siamo entrati nello spogliatoio ed abbiamo trovato i punti di vista giusti per riuscire a raccontare quest’impresa”.
Grazie ad un estratto del film ,è stato possibile ascoltare in anteprima alcune parole di Luciano Spalletti. Di seguito le sue dichiarazioni:
“Io sono venuto a Napoli per provare a fare qualcosa di straordinario, che restasse nel cuore dei napoletani, si è lottato per questo sin dal primo momento senza mai accontentarci. Il mio covo era Castel Volturno, per questo ho comprato un divanetto”.
Dopo di che, sono state presentate alcune dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis che saranno presente nel film. Ecco le sue parole:
“Ho sempre interpretato il ruolo dell’imprenditore, investire denaro, amore, intelligenza, vivo con impegno la mia professione. Io non conoscevo assolutamente il gioco del calcio, ma alcuni giocatori più importanti della storia del Napoli li ho portati io. lo stesso Spalletti non l’ha portato il ds, a me era sempre piaciuto per il suo carattere, uno che ha gli attributi”.