Annuncio di Dries Mertens su un possibile ritorno al Napoli: svelato anche un contatto col nuovo tecnico azzurro Antonio Conte.
Dries Mertens è uno degli ex Napoli più amato dai tifosi. Il belga ha istituito un legame davvero fortissimo con il pubblico partenopeo, il quale gli affibbiò il soprannome “Ciro” in onore della sua napoletanità, nome scelto poi dal calciatore per il figlio. Dopo il suo addio al club azzurro nel 2022, con trasferimento al Galatasaray, i tifosi si chiedono quando potranno rivederlo tornare nella città che lo ha consacrato.
Ha risposto anche in relazione a questo nel corso della sua lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha toccato diverse tappe del passato e del presente del Napoli.
Mertens spiega: “Ho parlato con Conte”
Nessun dubbio su un ritorno al Napoli nel futuro:
Voglio vivere lì. Mi manca la mia casa, così come tanti aspetti della mia vecchia vita. Uscivo senza auto, passeggiavo in centro e cenavo in mezzo alla gente. Era la mia dimensione. Quando torno in Belgio, così come a Istanbul, giro per strada e mi sento napoletano. È stato un amore a prima vista, con la cena a Marechiaro subito dopo la firma del contratto. Sto anche provando a crescere Ciro, mio figlio, come un vero partenopeo. Piano piano imparerà
Il belga ha anche risposto in merito alla possibilità di un ritorno a Napoli come collaboratore di Conte:
No, non ne abbiamo mai parlato. Conte, però, l’ho sentito e mi ha fatto una bella impressione. È una brava persona e un grande allenatore, ha carisma, è l’uomo giusto al momento giusto. Per i calciatori del Napoli ci sarà da pedalare, ma va bene così. L’assenza dalle coppe europee è un vantaggio soltanto se in settimana lavori sodo. E con Conte sarà così.
Mertens ha detto la sua anche su cosa potrebbe essere non andato in questa annata post-Scudetto:
Non lo so, magari si è festeggiato troppo dopo lo scudetto (ride, ndr). In quel caso, sarebbe comprensibile: un evento del genere suscita entusiasmo, però bisogna saperlo gestire. Quando sono andato via, sentivo che sarebbe potuto accadere qualcosa di importante. Dopo anni di dominio della Juventus, in Italia non c’era più un’ammazza-campionato. E il Napoli era forte.
Nessun rimpianto, però, sulla mancata partecipazione al trionfo: “Io ho partecipato da…tifoso, ed è stato comunque bello. È chiaro che mi sarebbe piaciuto esserci, però oggi vedo quello scudetto come il risultato di un grande percorso pluriennale. E io ne ho fatto parte“. Scelta a sorpresa, poi, sul ricordo più bello a Napoli:
Ne ho tanti, ma la prima cosa che mi viene in mente è la partita contro la Lazio durante il mio ultimo anno in Serie A. Era un po’ di tempo che, per via dell’exploit di Osimhen, giustamente non facevo più la prima punta. Victor era indisponibile, io presi il suo posto e segnai due gol strepitosi contro Sarri e Reina. È stato un momento speciale
Il belga ha svelato anche un retroscena su una possibile permanenza in Serie A alla Lazio con Sarri al momento dell’addio al Napoli:
«No. Non mi interessava, perché dopo tanti anni con il Napoli non avevo voglia di giocare per un altro club di Serie A. Preferivo trasferirmi all’estero e ho scelto il Galatasaray per questo motivo. Fossi rimasto in Italia, sarei andato alla Salernitana… così potevo continuare a vivere a Napoli
Poi su Kvaratskhelia: “A chi non piace? La gente va allo stadio per vedere quelli come lui. Si inventa giocate mozzafiato, è spettacolare. Lo scudetto del 2023 è in gran parte merito suo“. Chiosa molto importante sul possibile obiettivo Lukaku:
Romelu è un grande amico e un ottimo calciatore. Vederlo a Napoli mi farebbe molto, molto piacere, perché con lui puoi puntare a vincere. Se mi ha chiesto una mano per prendere casa? No, penso non abbia bisogno di aiuto
Infine, sul suo futuro dopo il ritiro: “Il calcio è la mia vita, ma non mi vedo come allenatore. Tempo fa sono rimasto sorpreso da una statistica: sei calciatori su dieci falliscono appena cinque anni dopo che hanno smesso di giocare. Mi piacerebbe aiutare gli sportivi a gestire al meglio i loro risparmi, dando consigli sugli investimenti e sulle loro scelte finanziarie“.