L’AVVERSARIA: Bordeaux, nel nome di Zizou

Secondo appuntamento internazionale per l’ambiziosa platea del San Paolo, che dopo aver visto i propri beniamini alzare il trofeo della “Lete Cup” si gusterà la coppa relativa allo sponsor tecnico, la “Msc Cup” che vedrà come contendente i girondens de Bordeaux, o più semplicemente il Bordeaux, storico club francese.

IL BORDEAUX IERI: Vincitrice per 6 volte della Ligue 1, la squadra si è spesso qualificata per le coppe europee. Il suo successo maggiore è stato il raggiungimento della finale di Coppa UEFA nel 1996. Dopo essersi qualificato in Coppa Intertoto, il Girondins vinse quella competizione e si qualificò per la Coppa UEFA. Da ricordare la gara valida per gli ottavi di finale di quella coppa UEFA alzata al cielo dai partenopei di Maradona (Bordeaux-Napoli 0-1, Napoli-Bordeaux 0-0). L’annata storica per il club negli ultimi anni ha conosciuto le proprie radici con la nascita e la crescita di un campione come pochi nati in territorio transalpino, stiamo parlando di Zinedine Zidane, fenomeno che a Bordeaux resta per quattro anni, siglando 28 gol in 139 gare di campionato, portando la squadra ai vertici del campionato francese, per poi approdare alla Juve. Con i soldi del trasferimento il Bordeaux costruirà le fondamenta per vincere il campionato nel 1998-99.

IL BORDEAUX OGGI: La formazione è allenata dal tecnico Francis Gillot, tecnico capace di portare la squadra ad una ottima qualificazione in Europa League, quindi, così come il Bayer Leverkusen, potrebbe risultare una delle avversarie azzurre. Di norma la squadra si schiera con un classico 4-4-2 con Carrasso tra i pali, Mariano e Tremouilinas sulle corsie, coppia centrale formata dai promettenti Henrique e Ciano, quest’ultimo nel mirino di diversi club europei, il centrocampo si forgia sul nazionale ceco Jaroslav Plasil, perno centrale e fulcro del gioco dei girondini, con l’ausilio di Sanè, classe 87, arcigno ex centrale difensivo, spostato al centro per le ottime doti di interdizione. Gli esterni sono Maurice-Belay ed Obraniak, quest’ultimo nazionale polacco protagonista durante gli ultimi europei. Attacco costruito sulle capacità di Yoan Gouffran, 14 reti lo scorso campionato, punta centrale classica, di origini guadalupensi, con ottima tecnica individuale, coadiuvato dalla spalla ideale Jussiè Ferreira Vieira, brasiliano del ’83, numero dieci atipico, potente fisicamente e veloce sulla distanza. La squadra fino ad ora ha visto pochi innesti arrivare dal mercato, con gli unici arrivi di Salif Sanè, (riscattato dal Nancy), del terzino sinistro Maxime Poundje dal Nimes e del mediano Krychowiak dal Nantes.

GEMELLI DIVERSI: Sono simili le radici di Napoli e Bordeaux, eternamente relegate in un contesto che dipende spesso dagli aspetti economici di quell’annata, a dispetto dei quali è possibile individuare obiettivi e captare le ambizioni. Attualmente entrambi recitano il ruolo di outsiders dei rispettivi campionati, con la promessa di infastidire le grandi e provare ad essere la lieta sorpresa del torneo. Anche le tifoserie sono simili, passionali ed esigenti allo stesso modo, con un coinvolgimento che va al di là di una semplice concezione sportiva. Unite nella sorte, desiderose di sorprendere, Napoli e Bordeaux si preparano a dare lustro ad una notte di mezza estate, dove si intrecceranno speranze e sogni di gloria. A Bientot, Girondins!

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