Stadio Maradona, l’annuncio di Manfredi: dove giocherà il Napoli durante i lavori

Oggi su Radio CRC, nel corso della trasmissione “In Ritiro Con Te” di Marco Giordano e Umberto Chiariello, è intervenuto il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Tema importante dell’intervista è stata soprattutto la situazione della ristrutturazione dello Stadio Diego Armando Maradona. Di seguito le sue parole al riguardo:

Il percorso per i lavori al Maradona sta continuando, anche il ministro Abodi ha un ruolo importante in questa vicenda. Abbiamo fatto alcune riunioni a Roma, insieme a De Laurentiis e al ministro, per individuare il percorso migliore per poter realizzare questo grande intervento. Stiamo valutando ogni cosa sia dal punto di vista procedurale, perché si tratta di un’infrastruttura pubblica e quindi la legge sugli stadi è il nostro punto di riferimento; sia su un possibile sostegno del Governo (c’è stata anche la disponibilità anche del ministro Fitto per trovare delle formule di sostegno alla società per poter far fronte a questo grande investimento); e poi anche dal punto di vista procedurale valutando la possibilità che questo intervento venga fatto a pezzi, per consentire l’uso dello stadio nella fase in cui si iniziano i lavori.

Stadio Maradona, Manfredi spiega tutto

Il Sindaco ha anche svelato dove giocherebbe il Napoli durante i lavori:

Il Napoli non andrà a giocare altrove mentre si svolgeranno i lavori: questo è il progetto su cui ci sta lavorando. Questa è la volontà della squadra, mia e dell’amministrazione: trovare le formule per consentire la contemporaneità tra l’uso dello stadio e i lavori che devono essere portati avanti. Questa esperienza è stata fatta in molti stati italiani ed esteri: dal punto di vista tecnico è possibile, è solo una questione organizzativa. L’obiettivo è non penalizzare tifosi e squadra.

L'annuncio di Manfredi sullo Stadio Maradona
Manfredi, l’annuncio sullo Stadio Maradona- ANSA- spazionapoli.it

Manfredi ha rivelato anche ulteriori dettagli:

Dal punto di vista economico non c’è ancora una quantificazione, perché dipende dalle caratteristiche del progetto che la società sta sviluppando insieme ai progettisti. Quindi la parte economica è in una fase di definizione, perché dipende dal valore dei lavori dello stadio e dalle opere complementari, come i parcheggi. Io credo che sia giusto che sia la squadra, il presidente e la società a dire l’entità dell’investimento che vogliono fare. Non voglio sbilanciarmi anche nel loro rispetto, ma sarà un investimento importante.

Per rispettare la scadenza degli Europei, i lavori devono iniziare nel 2026. Una città come Napoli merita un’attenzione particolare da parte del Governo nella scelta per quanto riguarda gli Europei, perché rappresenta la più grande città del Sud. Se avremo, come mi auguro, uno Stadio all’altezza, dobbiamo essere sede degli Europei.

I lavori comporterebbe un passo in avanti storico, come spiega il Sindaco:

Nel momento in cui si realizza questo investimento da parte della società, lo Stadio Maradona entrerà nella completa disponibilità della squadra. Sarà dedicato solamente al calcio e troveremo una soluzione alternativa per quanto riguarda le altre destinazioni d’uso. Ci sarà una convenzione di lunga durata, perché questo è previsto dalla legge sugli Stadi. Non possiamo deciderlo noi, lo decidono le leggi dello Stato. Questo si realizza con la massima disponibilità da parte mia e dell’amministrazione per fare in modo che i tifosi del Napoli abbiano finalmente uno stadio all’altezza della tradizione calcistica della città.

L’eliminazione della pista d’atletica e l’avvicinamento delle curve al campo di gioco è un’ipotesi realistica, perché è una condizione che viene posta anche dalla Federazione internazionale per l’accreditamento alle competizioni internazionali. La UEFA vuole uno Stadio che sia completamente dedicato al calcio, dove ci sia anche una maggiore vicinanza degli spettatori rispetto al campo di gioco. Io non faccio promesse a vuoto, prometto il mio impegno massimo affinché questo avvenga. Ma dobbiamo farlo in due, l’amministrazione e la società, e forse anche in tre, se inseriamo il Governo che deve darci una mano.

Manfredi ha anche spiegato la situazione rispetto ad altri impianti napoletani in lavorazione nell’ambito sportivo:

La FederTennis sta studiando l’ipotesi Bagnoli, l’iter non si è ancora concluso. Noi stiamo procedendo sulle bonifiche: il primo lotto del Parco dello Sport sarà pronto per la metà del 2025. Entro fine 2024 ed inizio 2025 pianificheremo tutti gli investimenti. E lì ci arriverà la Linea 6 della Metropolitana, sarà un’area molto servita. Noi a giorni approveremo il nuovo piano urbanistico che riguarda tutta l’area dell’Ex Arsenale: quella zona verrà completamente recuperata.

La realizzazione del Palazzetto dello Sport è un progetto a cui tengo molto. Napoli deve avere un grande Palazzetto dello Sport per consentire sia al basket, in primo luogo, ma anche agli altri sport di avere una casa dove si possano ospitare anche le grandi manifestazioni internazionali. Sarà uno spazio importante anche per la musica: non abbiamo un luogo al coperto dove poter ospitare eventi con 15mila spettatori. La scelta dell’area dell’ex mercato ortofrutticolo ci convince molto, perché significa dare ulteriori funzioni al Centro Direzionale. Stiamo andando avanti molto velocemente e chiuderemo la prima conferenza dei servizi entro fine agosto.

Chiosa finale con augurio al nuovo allenatore:

Faccio un in bocca al lupo ad Antonio Conte, che questo sia l’anno per ripartire dopo le difficoltà della passata stagione. Il desiderio di un nuovo scudetto deve essere la stella polare della città. Sarà un anno in cui avremo un Napoli fortemente competitivo, grazie all’impegno di Aurelio De Laurentiis e al carisma di Antonio Conte, che è un vincente.

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