Spunta un clamoroso retroscena su un allenamento di Antonio Conte: il racconto fa venire i brividi
Un sergente di ferro dai metodi durissimi. E’ sempre stato definito così Antonio Conte quando si pensa ai suoi allenamenti. Giocatori piegati sulle gambe, stremati a terra, con conati a causa del durissimo sforzo. I calciatori del Napoli ne hanno avuto la prova già in estate, quando i carichi di lavoro sono ancora più duri da sostenere e le temperature sono elevatissime.
Metodi che hanno portato i loro frutti nel passato di Conte, che ha saputo vincere in Italia e in Europa con Bari, Juventus, Inter e Chelsea. Solo il Tottenham non gli ha dato le giuste soddisfazioni, che il tecnico spera di togliersi nuovamente ora che è approdato al Napoli. L’inizio, eccezion fatta per lo shock contro il Verona, è stato promettente. I successi su Bologna e Parma hanno ridato carica all’ambiente e contro il Cagliari tra una settimana servirà trovare la giusta continuità.
Conte ed il retroscena sull’allenamento: storia da non credere
L’ex calciatore della Juventus ha saputo subito imporsi come tecnico sin dalle prime esperienze tra Siena e Bari. Il suo stile di lavoro lo ha reso chi è oggi, un vincente per il nostro campionato. Conte rappresenta l’élite assoluta per la Serie A e questo è merito anche dei sopracitati allenamenti estenuanti che conduce da anni. A farne le spese i calciatori sotto la sua guida, che hanno però saputo togliersi anche tante soddisfazioni.
A raccontare un aneddoto avvenuto qualche anno fa è stato Luciano Tarantino, team manager che affiancava Conte nella sua esperienza a Bari, che portò alla promozione tra il 2008 ed il 2009. In un’intervista rilasciata al Mattino ha dichiarato: “La preparazione atletica era molto dura ed era coordinata dal compianto Giampiero Ventrone, che aveva cominciato la sua carriera in una mia squadra a Napoli“.
Tarantino è quindi entrato nello specifico: “I metodi erano davvero duri. Ricordo ancora che una volta Barreto svenne in un allenamento in Austria. Fu fatto un lavoro incredibile per arrivare in Serie A e trovò un feeling pazzesco con la squadra”. Il racconto non lascia interpretazioni e sottolinea ancora una volta l’incredibile modus operandi del tecnico leccese, che proverà a portare il suo stile anche a Napoli.
I primi risultati si sono già visti e la speranza è che possa solo andare meglio. Gli azzurri sono chiamati a dimenticare la terribile stagione passata con il decimo posto finale. L’obiettivo è ritornare in Champions League e magari chissà, anche lottare per quello Scudetto vinto nel 2023 e poi strappato via.