“Victor ha detto di no”, il retroscena sull’operazione Osimhen-Galatasaray

Ecco com’è nata la cessione di Osimhen al Galatasaray: l’attaccante aveva rifiutato il trasferimento, poi il confronto è stato decisivo

Estate turbolenta per Victor Osimhen, che sembrava dovesse lasciare Napoli al termine del ritiro di Dimaro e in realtà è stato ceduto solo dopo il termine della finestra di calciomercato estiva. Il club azzurro ha rischiato di tener parcheggiato in tribuna per almeno metà anno il talento nigeriano. Ma alla fine si è presentato il Galatasaray e l’operazione si è conclusa in pochi giorni, con la partenza del bomber.

Inizialmente, quando i turchi hanno bussato alla porta del club azzurro, tutte le parti coinvolte hanno storto il naso per la formula d’acquisto. Il Galatasaray non ha mai pensato di poter acquistare il cartellino di Osimhen e lo stesso calciatore non avrebbe avuto voglia di andare a titolo definitivo in Super Lig. Ma ecco come ha risolto la questione Giovanni Manna, il nuovo direttore sportivo del Napoli.

Manna e la cessione di Osimhen: “Nessuno voleva il prestito”

Nella lunga intervista alla vigilia di Juventus-Napoli, Giovanni Manna ha raccontato ai microfoni di CRC alcuni retroscena di mercato. In particolare, si è soffermato sulla situazione che ha condizionato l’intera estate partenopea: “Sicuramente è stato un mercato un po’ complicato viziato dalla condizione di Victor – spiega il ds – Lui stesso ha espresso la volontà di non giocare più per il Napoli. Il suo trasferimento in Turchia è stata un’opportunità”.

Giovanni Manna
Giovanni Manna, ds Napoli (LaPresse) SpazioNapoli

In effetti, quando il Chelsea e l’Al-Ahli hanno tentato l’approccio con il Napoli per acquistare il cartellino di Osimhen, sono sorti improvvisamente problemi e divergenze. Le ultime ore di mercato sono state piuttosto difficili per gli azzurri, poiché non si riusciva a concludere la cessione del nigeriano e nel frattempo erano stati chiusi gli affari in entrata McTominay e Gilmour.

“Il Galatasaray si è approcciato a noi quando il mercato era finito in Italia – racconta Manna – Non eravamo apertissimi all’inizio, perché si erano presentate delle situazioni analoghe lungo il mercato, ma né noi né Victor volevamo un prestito. Poi parlando con il calciatore siamo riusciti a trovare una quadra e la soluzione è stata appagante per tutti. È chiaro che noi avremmo voluto venderlo, ma non è stato possibile”. Il calciatore avrà una clausola che può liberarlo a gennaio, se 10 top club lo acquisteranno per la sessione invernale. In caso contrario, ritornerà come tesserato azzurro a luglio 2025 e il suo contratto verrà prolungato di un anno (fino al 2027), così da non mandarlo in scadenza.

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