Cosa sta succedendo a Romelu Lukaku? Sull’attaccante belga si è espresso anche Giovanni D’Avino, ex fisioterapista del Napoli.
Romelu Lukaku è finito al centro del chiacchiericcio mediatico ed anche i tifosi stanno cominciando a guardare all’attaccante belga con ‘sospetto’. Nonostante i 4 gol e 4 assist in nove partite, ci sono ancora dubbi su quella che è la resa del bomber e su quello che potrebbe essere il futuro rendimento in campo dell’ex Inter. Certo, Lukaku non è ancora arrivato al massimo della sua condizione, e questo è un dato di fatto certificato anche da quanto si vede sul campo in resistenza sotto il punto di vista fisico.
Ma cosa sta esattamente succedendo al bomber belga? Giovanni D’Avino, ex fisioterapista del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo soffermandosi inizialmente su quella che è stata la partita del Napoli contro l’Atalanta: “Ho assistito da vicino alla gara contro l’Atalanta, ma nel secondo tempo ho visto meno capacità di reazione. Può capitare, il cammino ha bisogno ancora di essere strutturato in maniera diversa”, le sue parole.
“Dopo 12 partite avremmo dovuto vedere già qualcosina di differente, ma c’è tempo per arrivare al top quando il pallone inizierà a pesare. Domenica sfideremo l’Inter e speriamo che si stanchi questa sera contro l’Arsenal”, le parole di D’Avino.
Lukaku in ritardo di condizione? Le parole di D’Avino
“Lukaku in ritardo di condizione? Servirebbe essere dentro per capire. C’è qualcosa da rivedere forse nel suo sistema di allenamento, perché ci aspettavamo già adesso un Romelu ben diverso”, ha detto D’Avino parlando proprio dell’attaccante del Napoli.
Il fisioterapista ha ancora proseguito sul bomber belga: “Probabilmente quello che all’Inter non lo penalizzava, ora a Napoli lo accusa di più: non riesce ad avere profondità e gli si appiccica sempre un difensore alle spalle. Conte lo ha voluto e dobbiamo sperare che venga fuori al meglio. Il Napoli ha avuto una grande tradizione di centravanti nell’ultimo decennio, speriamo che anche Lukaku si riveli all’altezza”.