Fedele contro Buongiorno, critica a sorpresa: “Solito errore”

Critica a sorpresa ad Alessandro Buongiorno da parte di Enrico Fedele: il difensore è sotto accusa per un errore.

Uno dei segreti del nuovo Napoli di Antonio Conte è senza dubbio anche Alessandro Buongiorno. Il difensore ex Torino è arrivato quest’estate per circa 35 milioni dopo una lunga trattativa con l’obiettivo di regalare finalmente un minimo di solidità alla difesa azzurra. Il centrale italiano si è rivelato un innesto perfetto per il reparto arretrato di Conte, sostituendo di fatto il ruolo assunto da Kim con un anno di ritardo.

Il Napoli adesso è la migliore difesa del campionato: obiettivo quasi impensabile nella scorsa stagione, dove invece era fra le difese più perforate. Buongiorno è così rapidamente diventato anche un beniamino dei tifosi, i quali hanno un nuovo difensore centrale da idolatrare.

Buongiorno sotto accusa: l’errore incriminato

Anche un difensore così in forma deve però sottoporsi alle critiche, anche quando basate su pochissime disattenzioni. Ha evidenziato un suo difetto infatti il giornalista Enrico Fedele, intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Nel suo intervento ha analizzato una disattenzione della retroguardia azzurra che poteva essere fatale nella gara contro la Roma, cioè la traversa colpita da Dovbyk nella seconda parte della ripresa.

Buongiorno sotto accusa: la critica di Fedele
Fedele critica Buongiorno- LAPRESSE- spazionapoli.it

Queste le sue parole sull’episodio: “Meret deve parlare, evitare che il difensore sbagli. Deve tenere Buongiorno sui carboni ardenti, perché quando il centrale si perde l’attaccante sui colpi di testa, deve sentire il portiere. Buongiorno, per la seconda volta, ha fatto un errore guardando la palla: l’aveva fatto in Italia-Belgio e l’ha rifatto contro la Roma, palesando disattenzioni sui colpi di testa”. A detta del giornalista, quindi, la sua potrebbe non essere solo una disattenzione singola, ma un qualcosa da considerare come un vero e proprio difetto.

Non è finita: Fedele ha infatti nel mirino anche un altro azzurro: McTominay vagava in campo. Delle volte, non fa l’Anguissa perché vuole fare l’attaccante: vuole fare il Lukaku, senza esserlo”. Parole positive, invece, per Lukaku: “Deve giocare sempre, è fondamentale, è senza dubbio più importante di Conte. Anche Savoldi toccava due palloni e faceva due gol“.

Grandi lodi, poi, per la prestazione azzurra in generale, con un particolare paragone per Conte: “La vittoria del Napoli è la vittoria del calcio all’italiana di Trapattoni, Capello e Allegri. Cari criticoni, fatevene una ragione. Vi dovete pentire, tutti voi che avete calunniato ed oltraggiato il gioco all’italiana in nome del calcio champagne!”.

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