Tra qualche ora avrà inizio l’avventura di Lorenzo Insigne con la maglia del suo Napoli. Il ragazzo di Frattamaggiore già vive una luna di miele con i tifosi azzurri che, anche dopo le magie sfoderate contro il Bayer Leverkusen, sono letteralmente ai suoi piedi.
DA CAVA A PECHINO- Nel 2006, quando l’Italia di Lippi vince il suo quarto mondiale, il Napoli appena promosso in Serie B rileva il quattordicenne Lorenzo Insigne per 1500 euro dall’Olimpia Sant’Arpino e inizia così la sua trafila con la cantera del club partenopeo. “Il ragazzo si farà”, avranno pensato i dirigenti azzurri ammirandolo sul rettangolo verde, e così il giovanissimo Lorenzo nel 2010 fu spedito ad un tiro di schioppo (Cava dei Tirreni) a farsi le ossa in Lega Pro. Durante quella mezza stagione tra le fila della Cavese il piccolo fantasista campano colleziona 10 presenze e nessun goal, ma riesce a mettere in mostra tutte le sue capacità. Viene notato anche da Zdenek Zeman che la stagione successiva lo vuole con se a Foggia (sempre in Lega Pro): in Puglia comincia davvero la favola, infatti Lorenzinho vola sul campo e lascia di stucco i tifosi rossoneri. Durante quel campionato le presenze saranno 33 e le reti 19. Zeman approda a Pescara, questa volta in Serie B, e pretende ancora che Insigne sia al suo fianco. E’ l’anno della ribalta nazionale: con una squadra squattrinata ed imbottita di ragazzini, il tecnico boemo riesce a conquistare la massima serie e la sua arma vincente risulta essere (più di ogni altra cosa) la coppia Insigne-Immobile, gli “attaccanti-bambini” napoletani. Con gli abruzzesi Lorenzo diventa “Il Magnifico” perché i numeri parlano chiaro: 37 presenze, 18 reti e 14 assist.
CHI BEN COMINCIA…- Con questo curriculum sensazionale Insigne è ritornato alla casa base e Walter Mazzarri ha subito detto di lui: “Sembra un’altra persona, un altro giocatore sia fisicamente che caratterialmente. Gli anni in C e in B l’hanno fatto crescere tantissimo…inoltre non tutti possono vantare la fortuna di essere stati allievi di Zeman”.
La favola è pronta per arricchirsi di un altro capitolo. Ora per il Magnifico arriva la parte più dura, non dovrà contendersi la maglia da titolare con Sansovini o con Caprari ma con attaccanti del calibro di Goran Pandev. Ma la gente del San Paolo l’ha puntato, già l’ha investito di una responsabilità stupenda e terribile, è convinta che il dopo-Lavezzi sia Insigne: dovrà essere lui, il ragazzo della periferia partenopea, il faro e l’orgoglio del Napoli dei prossimi anni. Prenditela con calma, Lorenzo, e impara il più possibile. Tra poco sarà il tuo turno…
Marco Soffitto