A pochissime ore dalla sfida tra Napoli-Inter, spunta il retroscena sul caso bestemmia che ha colpito Lautaro Martinez: ecco da chi è stato trovato l’audio
Lautaro Martinez avrebbe potuto saltare la gara clou del campionato, almeno stando alle regole vigenti in Serie A. Infatti, per i tesserati che proferiscono frasi blasfeme è previsto un turno di stop o un’ammenda, in caso di patteggiamento. Questo ultimo scenario è già accaduto con Gattuso.
Inizialmente, il caso Lautaro Martinez si è sgonfiato a causa di mancanza di audio. Solo le immagini delle telecamere ravvicinate al calciatore evidenziavano un labiale piuttosto eloquente. Ma la differenza tra dio e zio andava chiarita. Secondo quanto raccolto dalla Gazzetta dello Sport e dalle ricostruzioni emerse, la Procura Federale ha avviato l’indagine solo dopo aver ricevuto una denuncia da parte di terzi, che apparterrebbero ad un’associazione di tifosi juventini. In questo allegato era presente l’audio, con video, della presunta bestemmia di Lautaro Martinez, il quale si è già pronunciato, negando tali frasi blasfeme.
Con una prova audio, la procura federale ha dovuto aprire un procedimento e verificare se l’illecito sia stato commesso o meno. La sanzione sportiva potrebbe essere una giornata di squalifica o una multa, in caso di patteggiamento, ma solo se il calciatore decida di accordarsi prima del deferimento.