Un Napoli ancora in corsa per lo scudetto, ma non senza errori: l’ex partenopeo ha espresso un giudizio molto forte sugli azzurri prima del rush finale
Più che una partita a scacchi, immagina la corsa scudetto come una sfida di tennis: il Napoli ha sprecato tanti match point, ma è ancora lì, a lottare punto su punto. E poco importa se l’Inter è avanti, gli azzurri se la giocheranno fino all’ultimo game, parola di Alessandro Renica. Da dove deve ripartire la squadra di Conte, l’ex leggenda è sicuro:
«Dal blocco Napoli. Dai ragazzi tornati dalle nazionali con il vento in poppa: Di Lorenzo, Raspadori, Politano, ma anche Lukaku e McTominay. Le loro prestazioni sono un segnale forte, altro che sorpresa. Per me chi parla di miracolo esagera: questo Napoli è in corsa perché è una squadra tosta, punto e basta”.
Corsa scudetto, i rimpianti del Napoli: Renica duro sugli azzurri
L’ex calciatore partenopeo si è quindi soffermato sull’operato di Antonio Conte, lasciando spazio anche per una piccola critica:
“Conte ha fatto un lavoro da maestro, ha messo la squadra in campo come un’orchestra e ha tirato fuori il meglio, con Oriali al suo fianco. Ma a volte mi sembra che si sia dato poco credito ai giocatori, che siano stati sminuiti. Il Napoli è in piena lotta scudetto perché ha qualità da vendere. Ci sono mille motivi per crederci”.

Proprio sullo scudetto si è concentrato subito dopo, spiegando quali siano i motivi per cui il Napoli deve ancora puntarci
“Gioca una sola competizione, un vantaggio non da poco. E ti dico di più: io tifo Inter in Champions. Se elimina il Bayern, si ritrova due partite pesantissime che potrebbero farle perdere il passo, e il Napoli potrebbe approfittarne. Speriamo che stavolta non si mangi altri match point.
Penso ai punti lasciati all’Olimpico contro Roma e Lazio. Vincere con la Roma ti mandava in paradiso, idem con la Lazio. Con quei sei punti, la classifica cantava un’altra musica. Invece, quei pareggi all’ultimo respiro hanno portato un po’ di paura, qualche infortunio di troppo e la botta di Kvara che se n’è andato a gennaio”.
Proprio sull’addio di Kvaratskhelia ha concluso:
“Già, il georgiano…Per me, con Kvara ancora in squadra, il campionato era chiuso. Non capisco come si perda un fenomeno così a metà strada, anche se devi fare cassa. Bastava un patto: resisti fino a giugno, no? Sarebbe costato meno che rifare i conti col rimpianto”.
Scelte ormai prese nel passato, bisognerà voltare pagina. Già domenica, contro il Milan, avrà la chance di tornare a fare i 3 punti. Bisognerà abbattere un tabù che dura da 7 anni, l’ultima volta che gli azzurri sono riusciti a superare i rossoneri al Maradona.
Last Updated on 26 Mar 2025 – 10:55 by Claudio Mancini