All’inizio della stagione nessuno ci avrebbe scommesso che alla trentesima giornata di campionato il Napoli occupasse in solitario il terzo posto in classifica con un solo punto di distacco dal secondo. Proprio per questo motivo, arrivati a questo punto, non ci si deve fermare e bisogna difendere coi denti il terzo posto. Terzo posto che significa accesso diretto alla fase a gironi per la Champions League 2011/2012 ma che soprattutto significa tanti soldi nelle casse della società. Da alcuni mesi, chi ascolta con continuità le interviste del Presidente De Laurentis, sente parlare di fair play finanziario. Ma cos’è in realtà il fair play finanziario? Il fair play finanziario ha come obiettivo principale il rispetto del requisito del “pareggio”, in poche parole le società non potranno spendere più di quanto guadagnano. Altro punto fondamentale da rispettare è quello del pagamento puntuale dei propri debiti calcistici. All’interno di questa voce rientrano anche i salari per i propri giocatori. Questi elementi riguarderanno il bilancio dell’anno 2012 e saranno valutati, e nel caso sanzionati, nella stagione 2013/2014. Sanzione principale è l’esclusione da tutte le competizioni europee. Il deficit totale consentito sarà di 5 milioni di euro e potrà salire a 45 milioni nel caso di copertura tramite contribuzioni della proprietà e/o aumenti di capitale per le sole società quotate in borsa.
Il Napoli può vantarsi di essere una delle pochissime società di Serie A e d’Europa a chiudere il bilancio degli ultimi 4 anni con un attivo complessivo di € 24.600.000,00.
Il terzo posto e, quindi, la qualificazione diretta alla Champions potrebbe portare un notevole flusso di liquidità nelle casse della società partenopea. Nella scorsa stagione, che ha visto la vittoria dell’Inter nella finale di Madrid, la massima competizione europea ha movimentato un giro d’affari (dati Uefa) di 746 milioni di euro di cui 49 milioni nelle casse neroazzurre. La sola qualificazione all’accesso in Champions porta introiti per 7.1 milioni di euro, ogni vittoria vale 800mila euro mentre il pareggio ne vale 400mila. A queste cifre vanno ovviamente sommate quelle derivanti dagli incassi dei botteghini e il marketing che gira intorno. Se le cinque gare europee di questa stagione hanno fatto registrare il tutto esaurito e stracciato ogni record di incasso immaginiamo cosa possa succedere per le gare della competizione più importante.
Per questi motivi puramente finanziari e per tanti altri motivi gli uomini di Mazzarri devono far di tutto per mantenere, oppure migliorare, l’attuale posizione in classifica.