Giordano: “La Juventus non è imbattibile io punto tutto sul Napoli e su Cavani”

Attaccante mai dimenticato dai tifosi del Napoli e da tutto il mondo del calcio italiano, elemento indispensabile del Napoli due volte campione d’italia, del Napoli di Maradona; la Gi, di quell’acronimo MaGiCa coniato datifosi partenopei: questo è Bruno Giordano ex bomber del Napoli.
Giordano che è rimasto nel mondo del calcio come allenatore e commentatore si ritrova a vivere da fuori un Napoli simile a quello dei suoi anni, un Napoli che pochi pensavano di rivedere così in alto e ne è sicuramente contento perchè sotto il Vesuvio ha lasciato un pezzo di vita importante e ricordi indelebili.
Nella settimana che porta a Juventus – Napoli che vale la vetta della classifica lui ricorda quella vissuta ormai 26 anni fa da protagonista e le sue dichiarazioni non potevano che pendere per gli azzurri: “A me questa partita ricorda molto quella che giocammo 26 anni fa. Sì, non è decisiva perché i campionati non si vincono né si perdono a ottobre ma la Juve si crede imbattibile come credeva di esserlo allora e quindi vincere in casa dei bianconeri sarebbe un segnale davvero importante”.

Il ricordo è la gioia di quella giornata, vincere in casa dei bianconeri, è ancora vivido in Giordano che rievoca le stupende sensazioni provate: “Quello che riuscimmo a dimostrare noi. Fino ad allora giocavamo bene, eravamo simpatici a tutti poi però alla fine facevano festa gli altri. Quel giorno fummo spettacolari e concreti. Persino spietati. E non sbagliammo nulla”.

L’ex bomber ricorda la vittoria in casa bianconera come uno dei giorni più belli della sua carriera e a coronare la giornata arrivarono i complimenti di un uomo di cui forse il calcio moderno avrebbe ancora bisogno, l’avvocato Agnelli, presidente di quella Juventus: “Per fortuna ne ho avute tante di gioie però senza dubbio quel giorno fu incredibile, il Napoli non vinceva sul campo della Juve dalla fine degli anni ’50. Persino l’avvocato Agnelli ci fece i complimenti e si augurò, dopo averci visto giocare così bene, che fossimo noi a vincere lo scudetto”.

Giordano ricorda minuti per minuto lo svolgimento di quella gara indimenticabile, anche grazie al suo gol che diede il vantaggio al Napoli: “Pochi giorni prima la Juve era stata eliminata ai rigori in Coppa dei campioni dal Real Madrid. Una delusione atroce. Contro di noi gli juventini si attendevano il riscatto immediato: loro vanno in gol con Laudrup, noi in cinque minuti prima pareggiamo con Ferrario e poi con me andiamo in vantaggio. Fu l’inizio della nostra fuga”.

Il Napoli in cui giocava Giordano era di Maradona e oggi Giordano è sicuro che il Napoli sia di Cavani. Per l’ex attaccante l’uruguaiano fa la differenza come pochi ed è l’arma in più di questo Napoli di oggi: “Beh, non ho dubbi: è il Napoli di Cavani. Quando hai la fortuna di avere un giocatore che segna come lui, si parte quasi sempre in vantaggio di 1 a 0. La Juve ha più soluzioni in attacco, ma nessuna tattica vale la classe e il talento del Matador”.

Girodano apprezza anche lo stile di Mazzarri  e la mentalità che trasmette alla squadra, quella giusta per vincere secondo l’ex Napoli: “Mi piace quando Walter dice che ogni gara vale tre punti perché è così: anche noi avevamo il brutto vizio di far grandi cose con le big e poi pareggiare contro le piccole”.

In settimana si sono sprecate le polemiche sugli impegni dei nazionali il ritorno last minute dei sudamericani, tra i quali Cavani, e tanto altro. Giordano da ex calciatore spegne le polemiche, certo che i grandi campioni come lo era Maradona e come oggi lo è Cavani non vivano come problemi queste situazioni: “Dipende dai giocatori. Cavani ha dimostrato di essere un portento anche in questo, nel recuperare dalle fatiche dei viaggi: un po’ come Maradona. Rientrava il sabato notte e la domenica era il migliore in campo”.

Secondo Giordano la sfida di Torino è fondamentale, ma paradossalmente quella che deve dimostrare qualcosa è la Juventus campione incarica e imbattuta da una vita, il Napoli se anche pareggiasse avrebbe colto un ottimo risultato e sarebbe definitivamente l’antijuve: “Penso proprio di sì. Ma la sfida di Torino è più importante per la Juve: il Napoli può anche pareggiare, non succede nulla. E se gli azzurri escono imbattuti, diventano una vera candidata per lo scudetto”.

Infine Giordano si sofferma sulla sua carriera da allenatore, poco fortunata sino ad ora, e sull’eventualità di andare oltre oceano, negli Stati Uniti: “Ci sto pensando. Mi ha chiamato la dirigenza dei Cosmos, mi affascina l’idea di andar ad allenare la squadra di una ex bandiera della Lazio come Long John Chinaglia


Dichiarando, con un pò d’amarezza, che in Italia sembra esserci poco spazio per lui che ha scelto forse la strategia sbagliata: “Non so perché, ma in pochi mi cercano. Forse è colpa mia: ho pensato che fosse giusto fare tanta gavetta e invece mi sbagliavo”.

 

Fonte: Il Mattino

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