A parlare sono un ragazzino di 15 anni e un suo collega più anziano Uomo. “Ecco cosa ti chiedo. Facciamo un esempio… Voi state vincendo una partita per 3 o 4 a zero. Ok? Bene, se avete fatto così tanti gol nel primo tempo, ecco… allora nel secondo tempo basta che facciate fare un paio di gol anche agli altri. Così viene fuori un 4-3. Vinciamo lo stesso, e in più ci pagano. Che ne pensi?”.
Ragazzo. “Lasciamici pensare un attimo”. U. “Non pensarci troppo… Non è calcioscommesse… E’… E’… E’ una
cosa che facciamo in tutto il mondo. Tutti i paesi fanno così. Non è calcioscommesse, è “calcio moderno”. Non possiamo più permetterci di essere semplici calciatori. Dobbiamo essere furbi“.
R. “Quanto ci danno?“.
Secondo gli investigatori asiatici, la partita alla fine è stata organizzata. Ma questo è solo un dettaglio. La sostanza è che con il coinvolgimento dei ragazzini nel gioco sporco si rischia di aggiungere un nuovo ceppo all’epidemia che sta devastando il calcio mondiale, e che si sta configurando come una delle principali emergenze criminali. Almeno a giudicare dal numero dei morti.
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