I rimpianti di mercato fanno parte del sistema calcio nel gioco degli scenari ipotetici che avrebbero potuto cambiare le storie di società e giocatori. Nella maggior parte dei casi sfuggono alla percezione della massa, ma quando hanno un peso specifico notevole è lecito condividere una tale amarezza senza tralasciare alcun dettaglio. Al novero dei “botti mancati” si aggiunge il Chievo, complice una inaspettata trattativa intavolata diversi anni fa per portare il bomber ivoriano Didier Drogba in gialloblu. I particolari sono stati espressi quest’oggi dal patron Campedelli sulle pagine del quotidiano veronese L’Arena:
“L’avevamo già preso, nonostante i sei miliardi di costo di allora. Doveva però andare a buon fine la cessione di Luciano e Manfredini alla Lazio. Saltata quella trattativa non ce la siamo sentiti di tirare fuori quei soldi. Drogba aveva ancora 19 anni, ma Sartori l’aveva visto e se ne era innamorato. Stravedeva per lui! Diciamo che all’epoca ci è mancata un po’ di follia imprenditoriale. Ma a posteriori quella follia era giusto farla“.